Il mondo della cerimonia al centro della manifestazione romana premiata dal numero in crescita di espositori e di buyer. Tendenze in primo piano e molti momenti di networking che hanno favorito il business
Roma, giugno 2024. Il mondo della cerimonia raccontato dai suoi protagonisti è stato al centro di una manifestazione che ha confermato le aspettative positive da cui ha preso vita chiudendo la sua sesta edizione con ottimi risultati. È la Rome Fashion Week, andata in scena dall’8 al 10 giugno nel padiglione 1 di Fiera di Roma, sempre più punto di riferimento in Italia e all’estero di un segmento in vivace e continua evoluzione, capace di riunire in un unico appuntamento i suoi protagonisti – le aziende e i brand ambasciatori del Made in Italy insieme alle realtà internazionali – per mostrare in anteprima uno spaccato delle loro collezioni 2025 cerimonia, sera e gran sera.
Un osservatorio privilegiato puntato sulle direttive stilistiche del futuro fortemente voluto dal suo founder, Andrew Lookman, e caratterizzato da un format che combina alla perfezione l’attenzione al prodotto con importanti momenti di networking e di business per dare vita a un momento immersivo e di fondamentale importanza.
E i numeri hanno dato ragione della bontà della formula della Rome Fashion Week: la riprova è stata la forte affluenza di buyer da tutto il mondo e una crescita del +15% dei visitatori oltre, naturalmente, al gran numero di aziende internazionali presenti in loco.
Del resto, l’offerta della manifestazione più che allettante ha fatto ancora una volta la differenza, come si evince dalle proposte capaci di racchiudere le tendenze fashion del prossimo anno: un métissage di ispirazioni e fascinazioni che si delinea parallelamente al mondo bridal e lo riflette accogliendone gli stimoli e racchiudendoli in straordinarie proposte per lei e per lui.
Nell’universo femminile la predilezione per linee essenziali e pulite rimane prioritaria soffermandosi, al contempo, su un fit più slim ed esplorando lunghezze scivolate e a sirena. La propensione per la scollatura omerale o monospalla, unita alla scelta dello spacco alto, rende gli abiti dei veri e propri capolavori sensuali, che continuano a trasmettere eleganza senza mai perdere in sobrietà. I tessuti sono strutturati, spesso lucidi, mentre la palette di colori indugia sul verde in tutte le sue sfumature – bosco e smeraldo in primis – e su un inedito e profondo color ciclamino.
Un discorso a parte merita il mondo dei diciottesimi che, invece, mostra una decisa predilezione per un mood più sfarzoso e prezioso, con i suoi abiti ampi e arricchiti da applicazioni di Swarovski, di perle e di dettagli luminosi che creano un effetto lussuosamente indimenticabile.
Il segmento uomo della cerimonia, mai così frequentato come in questa sesta edizione, vede il trionfo degli abiti doppiopetto a quattro o a sei bottoni, e dell’elegantissima giacca con petto lancia. Le silhouette sono slim e aderenti; le trame delle texture sono lisce e rinunciano alle lavorazioni damascate o in lurex in nome di una pulizia di linee vista come attributo imperdibile di stile. Cravatta in primo piano, preferibilmente con nodo piccolo, e palette di tonalità pastello accanto alle sfumature classiche del blu e del grigio.
È sempre la creatività a confermare la Rome Fashion Week come imperdibile contenitore fashion delle migliori proposte da tutto il mondo, e al contempo, importante hub di tendenze capaci di indirizzare la strada dello stile che verrà in un momento fieristico irrinunciabile che rinnova il suo appuntamento per il prossimo anno.